Ma Uday di cognome fa Hussein e quando, adulto e colmo del potere riflesso del padre, decide anch'egli di avere un sostituto, un sosia, da sfruttare per incombenze scomode e soprattutto come bersaglio per gli oppositori, la sua scelta ricade proprio su Latif, il candidato perfetto.
Da subito cominciamo a conoscere bene Uday, un bambino mai cresciuto che imbraccia fucile o pistole con le stessa facilità con cui tira di cocaina, di umore mutevole e perennemente sotto l'effetto dell'alcol, che ottiene qualunque cosa o persona egli desideri. Ed è ciò che accede a Latif, minacciato, rinchiuso e torturato fino a che la risposta alla richiesta di annullare se stesso per vivere la vita di un altro, di rinunciare a tutto per un capriccio non diviene affermativa.
Così comincia la trasformazione di Latif, attraverso qualche ritocco chirurgico e lo studio di quello che è, di fatto, il suo nuovo passato.
Ma Latif è un soldato, un uomo fiero e onesto che mal sopporta gli estremismi del suo sosia, e man mano che la follia perversa e spesso omicida di Uday emerge, così anche il suo alter ego diventerà sempre più irrequieto; cominceranno a scontrarsi l'uno contro l'altro fino alla tragica rottura definitiva.
Queste che si possono definire due storie personali vissute in parallelo corrono insieme alla Storia dell'Iran nel tempo della dolorosa guerra con il Kuwait, che tanto ha cambiato quel Paese e il mondo con lui. Immagini dei pozzi di petrolio dati alle fiamme dall'esercito americano si alternano alle feste folli e senza limiti dove il rampollo della potente dinastia che si vantava discendente dello stesso Maometto da il meglio di sé.
Seguendo Uday e Latif veniamo ammessi ai retroscena di una delle storie più sanguinose, controverse e mediatiche degli ultimi anni.
Uno buonissima prova viene data da Dominic Cooper, attore inglese nei panni del "Diavolo" e del suo doppio, affermandosi uno degli attori più promettenti della nuova generazione.
Vi lascio con il trailer e aspetto commenti e impressioni ;-)
