domenica 13 novembre 2011

Drive (2011)

Un film sorprendente che riesce a evidenziare egregiamente i suoi punti di forza. In una storia che a raccontarla si direbbe il classico clichè della maggior parte dei film d'azione degli ultimi tempi (l'amore ostacolato e difficile, il ragazzo che vive ai limiti della legge e che si ritrova invischiato in un giro malavitoso più grande di lui, vendetta, passione e tentativo di sopravvivenza) troviamo invece qualcosa di totalmente diverso, inusuale e insolito, che ti prende ma da cui allo stesso tempo vorresti fuggire. Si perchè è un film che racconta la vicenda senza peli sulla lingua, senza edulcorare nulla, presentandoti positivo ma soprattutto negativo così come appare. Questo è ben espresso dalle numerose scene di violenza che scandiscono quasi ritmicamente tutto il film , segnando l'escalation della vicenda e il suo muoversi verso un'amara seppur speranzosa conclusione: il regista non ci risparmia nulla, quasi scivolando nello splatter tutto ci viene fatto vedere e, sebbene io stessa in certi casi mi sia chiesta perchè avere davanti agli occhi la faccia frantumata di un sicario, credo che per la struttura del film quelle scene siano una sorta di colonna portante, perchè in fondo nella vita reale non abbiamo una camera che glissa sulle scene scomode della vita. Inoltre quella violenza segna e disegna il personaggio principale, il Driver senza nome e, sembra, senza quasi identità (è ufficialmente uno stuntman che porta una maschera durante le sue scene) che si afferma nell'amore quasi raggiunto e poi perso per la dolce vicina di casa e suo figlio e nella disperata e violenta ricerca di tornare alla normalità dopo essere stato suo malgrado parte di un ingranaggio criminale che ora cerca di schiacciarlo.
Luce e musica sembrano essere anch'esse dei personaggi che arricchiscono questa storia: da notare come nell'ascensore la luce si focalizzi solo sui due amanti durante l'unico, passionale e tragico bacio dei protagonisti o come la musica entri dentro la storia stessa quando ci rendiamo conto che quella canzone che accompagna le riflessione del Driver non è altro che la colonna sonora della festa di bentornato che si svolge nell'appartamento accanto, caricando tutta la scena di tristi significati.
Gli attori si modellano perfettamente in questo film arido di dialoghi, dove tutto è lasciato all'espressività e i silenzi si fanno più pesanti e più importanti delle parole, dove è il non-detto l'importante, ciò che fa più rumore, ciò che muove la vicenda.
Credo sia superfluo dire che il film mi sia piaciuto, lo consiglio ovviamente a tutti ma se state cercando un film alla "Fast&Furios" con adrenalina e belle donne, inseguimenti e battute di spirito, beh, questo non è il film che fa per voi, perchè oltre ai motori c'è di più. :-)


1 commento:

  1. Beh, ma poi come fa a non piacerti un film con Ryan Gosling?!?!? :)))))))
    Ottima recensione, focalizzata su alcuni punti a cui non avevo fatto caso, ma che sono effettivamente delle utili chiavi per meglio scoprire ed analizzare il film!
    Grazie, bella Miky! :)

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