domenica 11 dicembre 2011

50/50 (2012)

Joseph Gordon-Levitt è Adam, un tranquillo ragazzo 27enne che lavora alla radio insieme al suo migliore amico Kyle (Seth Rogen), vulcanico e irruente, vive con Rachel (Bryce Dallas Howard) la sua artistica e sensibile ragazza, fa sport e sta cercando di concludere un importante articolo per la sua stazione radio.
La sua vita viene stravolta quando gli viene diagnosticata una rarissima forma di cancro che lascia solo il 50% di possibilità di guarigione. 

Questa la trama spicciola di uno dei film più belli e degni di nota che chi scrive ha visto negli ultimi anni.
Ad ogni aspetto del film e della sua storia complicata viene riservata un'attenzione particolarissima che rende importanti anche dettagli che possono sembrare se non insignificanti quanto meno trascurabili. Come quando il medico che lo ha in cura comunica ad Adam la drammatica notizia: lo specialista si siede e, parlando al suo registratore, parte subito con una lunga e complicatissima disquisizione su come si potrebbe affrontare la malattia farcita di paroloni non degnando di uno sguardo il paziente che è di fronte a lui e senza lasciare il tempo al protagonista di capire e assorbire la verità: è un momento straziante poichè si legge nel volto di Adam, gradualmente, dapprima il diniego di quanto sta succedendo e poi, lentamente, la disperazione per quello che dovrà affrontare, e tutto questo senza l'aiuto di colui nelle cui mani sta mettendo, di fatto, la propria vita.

Uno dei momenti in cui Seth Rogen si scatena
Lo spettatore, da quel momento, segue passo dopo passo Adam in tutte le fasi del processo della malattia, la disperazione, la speranza, l'apatia, la rabbia.
Adam si accorgerà di chi è davvero importante nella sua vita e chi, invece, è solo di passaggio, riuscirà anche a riparare il rapporto con i suoi genitori, in particolare con la madre (Anjelica Huston), con cui erano distanti da tempo, vedrà la voglia di vivere in tutte quelle cose che per la sua ancora giovane età non ha fatto ma che ora, ora che sta per perdere tutto, gli sembrano esperienze fondamentali.

Ma questo è anche un film divertente. Sì, in questo film si ride e anche di gusto. Seth Rogen porta una comicità frizzante e mai scontata grazie a Kyle che usa un pò il cancro dell'amico per rimorchiare (e cerca in tutti i modi di convincere Adam a fare lo stesso), ma non solo. Questa ironia e questa comicità pervadono un pò tutti i personaggi, dai compagni di chemio di Adam che conoscono bene la vita e la malattia, alla psichiatra che lo segue (la Anna Kendrik della Twilight Saga), dottoranda al suo terzo paziente.
Anna Kendrik e Joseph Gordon.Levitt in una seduta di terapia
Tutto questo alleggerisce e lascia respirare la narrazione senza chiuderla nella bolla di dolore e tristezza che le storie legate al cancro portano con sè, ma allo stesso tempo il regista Jonathan Levine riesce a non impoverire o sminuire la malattia che resta sempre centrale e importante.



Un film che ti commuove (eh si, un pò ti commuove anche) e che ti fa ridere, ridere, ridere.



1 commento:

  1. Che bella recensione e che bel Trailer!
    Promette bene, devo dire!
    Data di uscita?
    Un abbraccio!!

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