giovedì 15 settembre 2011

Scozia on the road .... Part 3

Di nuovo sulla strada!!

Giorno 4

Questa giornata inizia all'insegna di una grande novità: sono io alla guida!! Eh si, dovevo assolutamente provare la grande emozione della guida a destra!!
L'esperienza è stata... terribile!! Costantemente in ansia per una stradina che si srotolava su e giù, su e giù larga quanto uno sgabuzzino!! Fortuna che non passava quasi nessuno!! Beh... forse non è stata poi così terribile... :-)
Solo una piccola puntualizzazione per chi ha intenzione di mettersi al volante dalla parte sbagliata della strada: dovete sapere che in Scozia ci sono principalmente due tipi di strade, quelle normali, dove due macchine riescono tranquillamente a passare senza troppi problemi, e le suddette stradine sgabuzzino, altrimenti dette semi-sentieri, dove due macchine NON passano tranquillamente una accanto all'altra e anzi sono state predisposte lungo il tragitto delle simil-aree di sosta dove un'auto può accostare per far passare l'altra.
Insomma un pò di ragione ad essere in ansia ce l'avevo, no??
Parco Nazionale - Aberdeenshire

Tuttavia quelle strade, che si trovano principalmente nelle Highlands, sono spettacolari, un contatto diretto con la natura tanto che ad un certo punto ti dimentichi anche che sotto di te c'è asfalto, ho passato gran parte dei viaggi in auto con la mia macchina fotografica in mano a cercare di immortalare almeno parte di quella meraviglia, con scarsi risultati purtroppo: c'era una certa sensazione di sconfinatezza, libertà in quei paesaggi, come se i tuoi polmoni si riempissero di un'aria tutta nuova, satura di tranquillità.
Insomma, tutta un'altra cosa dalla foresta transilvanica infestata dalla peggior specie di mostri della sera prima!!

Lungo la strada (non guidavo più io fortunatamente) ci siamo fermati al Balmoral Castle o per lo meno davanti al suo cancello dove una simpatica guardia armata ci ha detto che non si poteva visitare poichè in quel periodo era residenza estiva per la Royal Family... Beh, quello che posso dire è che quel cancello era davvero di classe, un gran bel cancello!!

La Discovery nel porto di Dundee
La nostra prima tappa è Dundee, città non troppo grande e moderna, dove, ancorata al porto, c'è la Discovery, un'imponente nave che ne ha viste di tutti i colori essendo stata una delle prime a salpare alla volta del Polo Sud.
La visita al museo, che prosegue poi sulla nave stessa, è davvero interessante e grazie a supporti video e alla possibilità di interazione diretta (attraverso giochi indicati soprattutto per i più piccoli, ma che attraggono tutti... e dico tutti) riesce a farti fare un salto indietro nel tempo agli anni di inizio secolo.
La visita sulla nave, poi, è davvero strabiliante.
La stufa sulla Discovery
(Definizione non perfetta,
ma dà l'idea dell'ambiente)
Tutta ristrutturata, all'interno sono stati curati e ricreati i diversi ambienti nevralgici della nave, come la cucina o la sala macchine. La parte però che ho preferito era quella delle cabine dell'equipaggio, che il visitatore ha imparato a conoscere dalla precedente visita nel museo, che si affacciano sull'area comune. E' davvero interessante notare come sono stati presi tutti gli accorgimenti salvaspazio per portare un minimo di comodità anche in mare aperto come, ad esempio, un lavandino a scomparsa nella parete che doveva avere anche l'acqua corrente.
L'area comune poi è meravigliosa: tutta in legno, ricrea un ambiente caldo e confortevole, ed è ornata con una bellissima stufa "Salamander"(se ricordo bene), riconoscibile dalla miniatura dell'animale che le dà il nome incisa nella parte frontale.
Insomma è stata una visita interessante, divertente e soprattutto inaspettata: non immaginavo che potesse essere così interessante. La consiglio a tutti.

Ci dirigiamo poi verso la mia adorata St. Andrews attraverso un ponte che la collega quasi direttamente con Dundee.
St.Andrews: famosa per il golf, che si dice sia stato inventato qui, e per l'università dove si è laureato niente poco di meno che... il principe William.
Qui sono degne di nota: le rovine della cattedrale, affacciate sul mare e davvero molto suggestive, il castello di cui rimangono anche qui solo le rovine ma che non non abbiamo visitato, e la St. Rule's Tower. Vale davvero montare su quegli scalini che sembrano interminabili per godere della strepitosa vista che si ha da lassù: il mare aperto da una parte e la città dall'altra, con le sue casette e le sue viuzze.

Ooops!
Ovviamente non poteva mancare la capatina sulla spiaggia, dove io personalmente non vedevo l'ora di posare i piedi sulla sabbia, e al campo da golf davvero immenso, dove abbiamo provato l'ebrezza di calpestare il green con i nostri piedi, facendo attenzione al gioco in corso!
Devo però anche qui chiarire una cosuccia: a St.Andrews c'ero già stata nel lontano 2004, durante il mio primo viaggio in Scozia con persone a cui ho voluto e voglio ancora molto bene e che sono tutt'oggi nel mio carazon. Allora avevamo trascorso giornate magnifiche e una di quelle giornate l'avevamo passata proprio su questa spiaggia, a tracciare segnali d'aiuto sulla sabbia e a fare altre cretinate del genere (si... sto parlando proprio di voi!). Questo per dire che tornare in quei luoghi che mi avevano già fatto sognare nella mia adolescenza è stato qualcosa di bellissimo e indescrivibile, quasi come se passato e presente si sovrapponessero. E ora una lacrimuccia di nostalgia fa capolino.

Bisogna poi aggiungere che quando l'abbiamo visitata noi, a St.Andrews c'era una specie di festa cittadina e tutto era colorato, chiassoso e odorava di zucchero filato. Se poi aggiungiamo anche che siamo stati graziati con una bel 'sole' splendente, si ha la ricetta per la giornata praticamente perfetta.
Vista di St.Andrews dalla St.Rule's Tower
con cattedrale, città e spiaggia in lontananza   

Una piccola nota: cattedrale, castello e torre sono presenti nella lista del famoso Pass ma noi quel giorno non ne abbiamo usufruito in quanto il suddetto Pass è valido tre giorni su cinque, mi spiego meglio: noi abbiamo utilizzato il Pass il primo giorno per l'Urquhart Castle e per tutto quello che abbiamo visto nella giornata, da allora avevamo la possibilità di utilizzarlo altri 2 giorni ma senza andare oltre i 5 giorni. Quindi lo si può utilizzare tre giorni in un arco di cinque giorni. Spero di essere stata chiara nonostante tutto :-)
Comunque noi quel giorno non ne abbiamo usufruito perchè altrimenti sforavamo come tempi e così abbiamo pagato ben 4£ per la visita alla Torre, tutto sommato ci poteva stare.
Altra piccola nota: S. Andrea, che dà il suo nome, in quanto "inventore", alla bandiera nazionale scozzese, è lo stesso che dà il nome a questa città.

La sera pernottiamo al Comrie Croft, campeggio sia con posto per le tende sia con la possibilità di dormire in stanze stile ostello con cucina e bagni in comune (soluzione che abbiamo scelto noi). Il posto è carino e chi lo gestisce davvero disponibile e molto gentile, hanno anche un mini-mini-market per i generi di prima necessità, solo una cosa: la pulizia delle camere non era proprio il massimo.
Noi ovviamente siamo stanchissimi ma questo non impedisce una bella partita a briscola prima di andare a dormire.

3 commenti:

  1. continua il viaggio nella ormai amata Scozia!
    portaci ancora in giro, miky! :)

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  2. Che bei ricordi! Ho lo sguardo fisso sullo schermo e gli occhi lucidi (sarà per questo che in ufficio mi stanno guardando in modo un po' strano)! :-) E tu che non volevi neanche passarci da St. Andrews! Scherzo ovviamente!! Anche perché dopo quello che hai scritto si capisce quanto ci tenessi!! :-D Resto in attesa della prossima avvincente puntata...

    Claudio

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  3. Miky che guida in Scozia... è stato un trauma :S

    Ivan

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